Hans Christian Branner
La sua produzione narrativa riflette la crisi dello smarrimento degli anni della guerra e del dopoguerra: ''Tra poco ce ne andremo'' (1939), ''La storia di Borge'' (1942), ''Due minuti di silenzio'' (1944), ''Il cavaliere'' (1949). Nei suoi drammi si avvertono influenze di James Joyce, Sigmund Freud, Henrik Ibsen, e in particolare dell'esistenzialismo degli anni cinquanta (''Una recita sull'amore e sulla morte'', 1960). da Wikipedia-
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